ENRICO RAVA & FRED HERSCH


In programma sabato 21 Maggio alle 21:00 presso Teatro Asioli


Sabato 21 maggio 2022
ore 21

Carte Blanche a Enrico Rava
Conversations with piano # 1

ENRICO RAVA & FRED HERSCH
Enrico Rava
– tromba, flicorno;
Fred Hersch – pianoforte
Enrico Rava artist in residence

L’incontro tra Enrico Rava e Fred Hersch riunisce due storie musicali straordinarie.
Enrico Rava, nato a Trieste nel 1939, è il jazzista italiano più noto e apprezzato a livello internazionale. La sua schiettezza, umana e artistica, lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente, sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano in tutte le sue avventure musicali.
Rava è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più validi solisti del jazz europeo. Si ispira inizialmente a figure carismatiche come Chet Baker e Miles Davis. Si avvicina però ben presto all’avanguardia, suonando con Gato Barbieri, Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy. In seguito, trasferitosi a New York per una decina d’anni, collabora con altri musicisti sperimentatori, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Cecil Taylor, Carla Bley. Poi ha progressivamente trovato un approccio al mainstream di notevole individualità. La personalità di Rava è unica per il modo in cui ha saputo dare frutti eccellenti sia nel campo del jazz di ricerca (specie nella prima parte della sua carriera) che nel solco della tradizione.
Nel Grande Libro delle Frasi Celebri a un certo punto si legge “Non starei facendo ciò che faccio se non avessi imparato da Fred”: parole di Brad Mehldau, riferite a Fred Hersch, del quale è stato allievo.
Nato a Cincinnati nel 1955, Fred Hersch dimostra un precoce talento per il pianoforte: lo studia sin dall’età di quattro anni e a dieci già vinceva competizioni pianistiche di livello nazionale. Gli anni del college sono anche quelli della scoperta del jazz. La prima collaborazione di rilievo fu con Art Farmer (spiccano poi gli incontri con Joe Henderson, Stan Getz, Toots Thielemans e Janis Siegel), ma dall’inizio degli anni Ottanta lo si trova già attivo soprattutto come leader nei format che rimarranno i suoi più abituali: il trio, il duo e il piano solo.
Hersch è un artista davvero unico nel panorama jazzistico, con uno stile esecutivo formatosi sui modelli di Bill Evans e Herbie Hancock, filtrati da un’acuta sensibilità e da una solida preparazione classica. Ogni episodio della sua ricca discografia, così come ogni sua singola esibizione, è un momento di profonda rivelazione musicale, offerto all’ascoltatore come una gemma preziosa.

Ingresso: euro 18 – posto unico numerato




I commenti sono chiusi.